Quando Dio Universale cambia il nome di Sarai in Sara, dicendo loro che avrebbero potuto avere figli, un uomo centenario e sua moglie novantenne, la magia dei numeri e dei nomi giunge fino a noi. Ricordiamo che Yeshua cambia anche il nome di Simone, chiamandolo Pietro.
La numerologia ha le sue origini in Pitagora, che ci ha trasmesso la sua conoscenza nel tempo.
Il nome di una persona, di un paese o persino di un'azienda ha vibrazioni uniche, positive o negative, che determinano il loro destino e le loro possibilità di successo per tutta la vita.
La numerologia trasforma le lettere in numeri, che vengono interpretati dai Tarocchi Egizi e sono anche correlati a un pianeta.
In questo modo, la scienza dei numeri ci fornisce un tema completo al momento della nascita, basato sul nome scelto per il bambino e sulla data di nascita, con il vantaggio che la numerologia ci offre di non dover sapere in quale momento alcune lettere sono armoniose e altre no.
Ogni lettera viene interpretata nell'ordine alfabetico della lingua madre in esame, poiché se esaminiamo un nome italiano attraverso il sistema inglese, logicamente non ci fornirà le informazioni che fornirebbe in lingua italiana.
I numeri influenzano la nostra vita quotidiana in diversi modi e ci parlano del destino, del carattere, delle professioni, degli amori, delle finanze, della famiglia e di tutto ciò che la vita comporta in generale. Il suo studio ci permette di condurre un esaminazione oggettiva e imparziale, senza essere in alcun modo frutto di congetture o casualità.
Grazie alla ricerca numerologica, possiamo riconoscere i nostri limiti e anche scoprire a quale attività siamo destinati.
La numerologia è una matematica semplice, per la quale non è necessario possedere chiaroveggenza o percezione extrasensoriale. Pitagora, filosofo e insegnante greco, insegnava ai suoi studenti che il mondo è costruito sul potere dei numeri. 

Dobbiamo i fondamenti della numerologia a Pitagora, nato tra il 600 e il 590 a.C. a Sidone (Fenicia). Pitagora acquisì la sua conoscenza nei templi egizi, custodi degli insegnamenti ermetici. La formazione dell'Universo era nota in Egitto e spiegata attraverso il potere dei numeri.
Non solo i sacerdoti egizi la conoscevano, ma anche cinesi, ebrei e caldei, nelle loro interpretazioni occulte del Mistero della Creazione, fin dall'antichità.
Pitagora la adattò all'alfabeto greco e in seguito la fece conoscere al mondo occidentale.
La Scuola da lui fondata era estremamente rigorosa nell'accoglienza dei nuovi discepoli, ai quali era richiesto, come prima misura di serietà e desiderio di apprendere, di trascorrere un lungo periodo in contemplazione e silenzio assoluto.
La Legge Primordiale prevedeva la condivisione di tutto e la condotta di una vita vegetariana. Veniva insegnata loro la dottrina della trasmigrazione delle anime.
Inoltre, la conoscenza veniva impartita in modo segreto, "ermetico", ed era correlata alla capacità di apprendimento dello studente.
Attraverso i propri meriti si poteva ascendere a una maggiore saggezza, e questa regola non è stata infranta da nessuno.
La scienza dei numeri si basa sul fatto che l'uomo e il Cosmo sono soggetti a una legge matematica di vibrazioni e cicli.
Il numero 7 è strettamente legato ai cicli umani.
Ogni mese, una donna ha un periodo di 14 giorni (due volte 7) in cui può essere fecondata, e un altro periodo in cui è necessariamente sterile.
Finché non sono trascorse 7 ore, non si sa se il neonato sopravviverà.
Sette giorni dopo la nascita, il cordone ombelicale cade.
A 14 giorni (due volte 7), gli occhi del bambino possono già seguire una luce.
A 21 giorni (tre volte 7), gira la testa, spinto dalla curiosità.
A 7 mesi è solitamente il momento in cui spuntano i primi dentini.
A 14 mesi (due volte 7), il bambino inizia a camminare.
Potrei andare oltre ma in base alla la congettura standard poichè dipende da persona a persona, voglio dire, ad esempio, ci potrebbe essere un bambino o un giovane ragazzo molto più intelligente e consapevole di un anziano quindi sarebbe considerato non comune. 

Pitagora credeva che l'uomo orgoglioso fosse fonte di turbamento e discordia, incapace di progredire sul cammino della perfezione, il che spiega l'importanza che lui attribuiva al superamento di questa grande prova morale. L'obiettivo è sempre il superamento di se stessi, continuare a migliorarsi sempre fino a raggiungere la "Perfezione Spirituale". 


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